Libero intervista Marco Lucchinelli, personaggio che ha fatto parlare di sé sia per le sue capacità con la moto che per la sua vita sregolata. Senza pentimenti ed in tutta sincerità Lucky Lucchinelli ripercorre la sua vita. Per leggere l'intervista:
http://www.libero-news.it/blog.jsp?id=1664
Ecco alcune delle domande e risposte più divertenti!
D: Cosa ne pensa dell'elettronica in motoGP?
R: «D’accordo la sicurezza, ma i piloti sono troppo fighetti. Ormai si rischia più per strada che in pista, pensi che le Motogp non impennano al cambio di marcia! E quanti drammi se la ruota dietro scivola un po’. Sa che diceva ai miei tempi il meccanico se mi lamentavo per la tenuta?».
D: Cosa?
R: «“La moto è come una donna: per essere contenta e andar forte deve bere, fumare e muovere il culo”».
D: Lo segue fin là (parlando di una ragazza, ndr)?
R: «Per la f*ga ho fatto più km che per le gare, ne ero e ne sono ghiotto».
D: Il pilota più brillante?
R: «Rossi che conosco da quando era alto così. Io e Graziano, suo padre, correvamo insieme e andavamo in montagna. Vale aveva 10 anni e lo chiamavamo Virus. Mi seguiva ovunque: “Perché questo?”, “Perché quello?”. E io: “Perché non vai un po’ dal tuo babbo che hai rotto i maroni?”».