Sarebbe davvero un brutto colpo per il Made in Italy se anche Ducati andasse a produrre in Thailandia. Secondo il segretario provinciale della Fiom di Bologna, Bruno Papignani, è in atto una “delocalizzazione”. Ducati sostiene invece che il nuovo stabilimento thailandese sarà destinato al solo assemblaggio delle moto vendute sui mercati orientali. Tuttavia, spiega Papignani, la preoccupazione resta: "Avevo chiesto un accordo da siglare anche con la Regione, con l’impegno che nel nuovo stabilimento ci sia tutto il ciclo produttivo, che a Bologna resti la produzione del motore e che gli stabilimenti di Thailandia e Brasile siano destinati solo ai mercati locali, e in cui fossero previste anche delle penali nel caso di mancato rispetto da parte dell’azienda".
In ogni caso, per sciogliere ogni dubbio, si dovrà attendere l'apertura del tavolo regionale per il settore motoristico, annunciata ieri dall’assessore alle attività produttive dell’Emilia Romagna Gian Carlo Muzzarelli, che avverrà il 18 Marzo prossimo.
La Fiom denuncia anche il mancato rinnovo del contratto ed ha fatto presente che l'azienda "ha già cominciato a comprare componentistica proveniente da Vietnam e Slovenia".
E' chiaro e comprensibile che Ducati stia mettendo in piedi una serie di iniziative al fine di ridurre l'impatto che la crisi economica sta avendo sull'intero settore motociclistico. Tra queste, oltre all'apertura dei già citati stabilimenti all'estero, ci sarebbe anche la costruzione di una nuova sede a Borgo Panigale, che occuperà un’area di 62mila mq contro i 115mila attuali. Pare che questo comporterà la diminuzione del 38% degli spazi destinati all’attività produttiva. E se due indizi fanno una prova...
Si ricorda che questa sera in piazza Maggiore, a Bologna, Ducati terrà una festa per la presentazione dei campioni Valentino Rossi e Nicky Hayden. L'occasione sarà sfruttata anche per presentare il progetto per la nuova sede dell’azienda a Borgo Panigale.
Fonte: http://ilfattoquotidiano.it/2011/03/04/ ... dia/95004/